Unbroken, in Giappone tra spiritualità e memoria

E’ uscito nelle sale italiane il secondo film diretto da Angelina Jolie, Unbroken, trasposizione cinematografica del libro di Laura Hillenbrand “Sono ancora un uomo” che racconta l’odissea di Louis Zamperini (interpretato da Jack O’ Connell). L’atleta olimpico prigioniero della Marina giapponese dal luglio 1943 all’agosto 1945, morto lo scorso luglio a 97 anni. Dopo un drammatico incidente aereo durante la seconda guerra mondiale, Louis Zamperini trascorre 47 strazianti giorni su una zattera con due compagni di equipaggio in mezzo al Pacifico tra squali, sole, tempeste e bombardamenti prima di essere catturato dalla marina giapponese e inviato in un campo di prigionieri di guerra. Ma prima vede Tokyo e ci tornerà anni dopo per portare un messaggio di pace e perdono persino a chi lo aveva torturato.

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Il nostro viaggio da film parte proprio dalla città tristemente simbolo della seconda guerra mondiale, Hiroshima, dove la bomba atomica nell’estate del 1945 annientò in un istante migliaia di vite.

Nel Parco della Pace , la Cupola della bomba A è tutto ciò che resta della città bombardata. L’allora Palazzo della Promozione Industriale sorgeva vicino al punto in cui esplose la bomba. Le travi contorte, gli squarci e i cumuli di macerie sono stati lasciati immutati e dichiarati patrimonio mondiale dell’Unesco. All’ingresso nord i visitatori possono suonare la Campana della Pace. Il cuore del parco è il Museo della Pace che racconta le conseguenze della bomba sulla città con l’aiuto di fotografie, video e gli effetti personali delle vittime. Il Monumento dei bambini alla Pace rappresenta una bambina con le mani protese verso una gru, simbolo di longevità e felicità, che vola sopra di lei. L’opera fa riferimento alla storia di una bimba vittima della bomba che credeva di poter guarire se avesse fatto 1000 gru di carta. La bimba non sopravvisse, la sua storia è conosciuta in tutto il Giappone e il monumento è sempre decorato di nuove gru di carta portate dagli scolari di tutto il Paese. Poco distante c’è la Fiamma della Pace, che verrà spenta solo quando saranno eliminate dalla terra tutte le armi nucleari.

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© Mariela Golia

 

Se Hiroshima è la memoria, Kyoto è la spiritualità. Per capire davvero il Giappone è necessario trascorrere qualche giorno nei vicoli dell’antica capitale imperiale. Il cuore della città è il quartiere Gion, quello delle geishe per intenderci. Perdetevi nelle sue viuzze al tramonto, nel vicolo Pontocho e nelle strade lastricate patrimonio culturale Sannen-zaka e Ninenzaka, vi sembrerà di essere tornati indietro nel tempo, all’epoca della corte imperiale, della nobiltà e dei samurai.

© MG, vicoli di Gion

 

© MG, Ishibe-Koji

Per un’atmosfera da vecchia Kyoto non perdetevi l’affascinante vicolo Ishibe-Koji, tra i più belli di tutta l’Asia, sul quale si affacciano pensioni e sale da tè. Qui, se siete fortunati, potrete vedere le geishe o meglio le geiko (bambina delle arti) avvolte nel loro kimono mentre sfrecciano con gli zoccoli da un locale a un altro per intrattenere con le loro arti i facoltosi clienti.

© MG

Il tempio Kiyomizu ha più di mille anni ed è una vera e propria istituzione di Kyoto. I pellegrini arrivati fino a qui pregano la statua a 11 teste di Kannon e bevono l’acqua della sorgente sacra (Kiyomizu significa acqua pura). Dal portico della sala principale si gode una vista mozzafiato di Kyoto. Dirigetevi verso la Pagoda dall’altra parte dello strapiombo e capirete perché l’espressione “saltare dal Kiyomizu” equivale al nostro “saltare il fosso”.

© MG, tempio Kiyomizu

A Kyoto la vita scorre al ritmo della natura e delle stagioni. E la primavera è il momento clou per godere della bellezza della fioritura dei ciliegi. L’Hanami (ammirare i fiori), la tradizionale usanza che ha più di mille anni, è molto sentita. Milioni di giapponesi ogni anno da inizio aprile fino a metà maggio raggiungono le 60 località più famose del Paese. Il Parco Maruyama a Kyoto è uno dei più famosi e affollati. Così come la Passeggiata del filosofo che segue un canale fiancheggiato da ciliegi. Il percorso è chiamato così perché un professore di filosofia dell’Università di Kyoto, Nishida Kitaro, faceva abitualmente la sua passeggiata quotidiana. Durante la fioritura dei ciliegi e degli aceri, migliaia di coppie arrivano qui da tutta la regione del Kansai per ammirare le bellezze naturali.

© MG, Nara

© MG, Nara

© MG, Todai-ji

 

© MG, Buddah di Nara

Ginkaku-ji, il Padiglione d’argento (anche se non è mai stato rivestito con il prezioso metallo), è un capolavoro dell’architettura dei giardini. Ma è anche un testimonianza indiscussa della cultura giapponese. Ma a brillare con luce propria è il Padiglione d’oro, Kinkaku-ji. Camminando lungo un viale alberato si arriva in un giardino con al centro un laghetto ed è qui che splende il favoloso padiglione. Esatta riproduzione dell’originale, distrutto da un incendio doloso nel 1950, il rivestimento esterno in foglie d’oro risplende alla luce del sole e crea un gioco di luce e di riflessi unica.

© MG, il Padiglione d’argento
© MG, il Padiglione d’oro
Un capitolo a parte merita il buddhismo zen che trova la sua massima espressione nel Tempio Ryoan-ji che deve la sua fama al giardino roccioso, una composizione di ghiaia e 15 pietre. Il significato e la misteriosa interpretazione possono essere solo svelati con la contemplazione silenziosa, quindi cercate di arrivare appena aprono.
Non perdetevi il Castello Nijo, una delle poche fortificazioni del Giappone e famoso soprattutto per gli interni decorati e per i caratteristici “pavimenti dell’usignolo”, costruiti per produrre un suono simile al canto di un uccello quando vengono calpestati: una sorta di antifurto che serviva per individuare gli intrusi.
© MG, giardino roccioso
© MG, Castello Nijo

Ne dintorni di Kyoto meritano una visita la foresta di bambù di Arashiyama, un luogo unico e affascinante reso ancora più magico dal vento, e soprattutto il Santuario Fushimi Inari, il più celebre dedicato alla divinità del riso e del saké. Il viale formato da centinaia di torri rossi è immerso nel verde e raggiunge un’altezza di 233 metri. Passeggiate nei sentieri (tunnel) come la protagonista de film Memorie di una Geisha (2005), ambientato qui.

 

© MG, Fushimi Inari

 

© MG, Fushimi Inari

 

© MG, foresta di bambù

Dalla spiritualità di Kyoto alla vitalità di Tokyo. Il caratteristico schermo gigante di Studio Alta a Shinjuku, l’incrocio affollato di Shibuya, le raffinate boutique di Ginza, le ultime novità della moda e della cultura dei più giovani ad Harajuku, la foresta di neon del quartiere dell’elettronica Akihabara, le rumosore sale di Pachinko, il più popolare gioco giapponese simile al flipper, ma anche la solennità del Tempio Senso-ji e il silenzio del Parco Ueno. La capitale del Giappone è tutto questo.

© MG, Shibuya
© MG, Shibuya

Ginza è il cuore della Tokyo “occidentalizzata” e moderna. Il paradiso per gli amanti dello shopping, dai negozi ai grandi magazzini all’ultra moderno showroom della Sony, dove trovare le ultime novità tecnologiche. Il mercato del pesce di Tsukiji è il più grande del mondo. Un microcosmo di gente con ritmi frenetici, un hangar di 1700 bancarelle e 450 tipi di prodotti. Da non perdere l’asta del pesce che si tiene dalla 5 alle 10.

© MG, mercato del pesce

Per una panoramica a 360 gradi della città salite sulla Tokyo Tower, alta 333 m, più della Tour Eiffel di Parigi. Mercoledì e giovedì sera godetevi i concerti di jazz e R&B nel primo piano di osservazione. Venerdì sera invece djset. Bello ma non imperdibile il Palazzo Imperiale aperto al pubblico solo due volte all’anno: il 23 dicembre in occasione del compleanno dell’Imperatore e il 2 gennaio durante l’augurio per l’anno nuovo. Negli altri giorni si può comunque prenotare una visita guidata.

© MG, Tokyo Tower

Il Parco Ueno è il polmone della città e uno dei più grandi. Spettacolare durante il periodo della fioritura dei ciliegi, vale comunque una visita anche negli altri periodi dell’anno per il santuario Tosho-gu, una delle poche strutture del periodo Edo rimaste a Tokyo, la Pagoda a cinque ordini che si trova nell’area dello zoo dove poter ammirare i panda giganti, e il Museo Nazionale di Tokyo.

© MG, Parco Ueno
© MG, pagoda

Il Tempio Senso-ji, conosciuto come Asakusa Kannon, è il più sacro e imponente di Tokyo e uno dei luoghi più affascinanti della città. Il santuario principale placcato in oro ospita l’immagine originale della dea Kannon. I fedeli pregano lanciando monetine e accedendo ceri.

© MG

 

© MG, Tempio Senzo-ji

La bellezza di Tokyo sta nella sua frenetica quotidianità, nella vastità dei suoi cibi, il sushi sarebbe quasi riduttivo, nella gentilezza e nell’ospitalità della sua gente. Tokyo e il Giappone hanno un fascino enigmatico che vi conquisteranno.

© Mariela Golia

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