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POLI DISTILLERIE A SCHIAVON E BASSANO DEL GRAPPA: VISITA A UNA LOCATION DA FICTION

Quella delle distillerie Poli non è solo la storia della famiglia Poli di Schiavon, ma è anche la storia di tante famiglie venete che nel Tardo Medioevo si sono stabilite sull’altopiano di Asiago per disboscare e coltivare la terra. Verso la fine dell’Ottocento in molte si sono poi spostate in pianura, dove era più facile condurre un’attività produttiva e commerciale.

LA STORIA – Così i Poli, nell’arco di cinquecento anni, dalla natia Gomarolo si sono trasferiti tre volte, percorrendo in tutto 18 chilometri, per arrivare nel 1885 a Schiavon, dove tutt’oggi risiedono. Nel corso dei secoli sono stati pastori, cappellai, osti e infine distillatori. Allo stesso tempo sono cambiate le merci che producevano e commercializzavano: formaggio, cappelli di paglia, vino e infine grappa.

Una famiglia in cui le donne hanno sempre svolto un ruolo evolutivo di primo piano ed è probabilmente grazie a loro che gli uomini Poli hanno potuto esprimere le loro doti produttive e commerciali.

E’ il 1898 quando GioBatta Poli fonda la Distilleria a Schiavon (VI) e inizia a distillare utilizzando un alambicco mobile . Di generazione in generazione l’attrezzatura è stata arricchita fino ad avere oggi la presenza di 5 alambicchi a ciclo discontinuo (termine con cui si definisce il metodo storico e artigianale) per la distillazione artigianale della grappa, per un totale di 12 caldaie a vapore e 4 caldaie a bagnomaria.

L’Antico Alambicco in rame, in funzione da quasi un secolo, è il fiore all’occhiello della distilleria. “Le dodici caldaiette a vapore fluente che lo costituiscono sono state installate in epoche diverse – racconta Jacopo Poli -: le prime tre le ha installate GioBatta, il mio bisnonno, alla fine degli anni Venti. Poi mio nonno Giovanni ne aggiunse una quarta, nel 1959; infine mio padre Toni ne installò altre quattro nel 1964. Le ultime quattro caldaiette furono installate dal sottoscritto nel 1983 appena tornato dal servizio al 3° battaglione Cernaia di Pordenone,
erede del grande 8°”.

E ancora: “Il nostro alambicco – o meglio i nostri alambicchi – hanno tutti una vera e propria personalità, e io li conosco bene, come loro conoscono me. La caldaietta di mio nonno per esempio è un’individualista e non ne vuol sapere di distillare a pari passo con le altre. A ciascuna dobbiamo dare una quantità di vapore diversa, ognuna ha i suoi ritmi, e a volte non è facile coordinarle”.

LA VISITA –Per conoscere dal vivo la storia della Distilleria Poli si può visitare il piccolo grande museo che è stato allestito nella sede storica di Schiavon. Una seconda sede è aperta anche in centro a Bassano del Grappa.

POLI DISTILLERIA LOCATION DA FICTION

Le distillerie Poli sono state il set di due fiction negli ultimi anni, una di produzione italiana e l’altra tedesca.

DI PADRE IN FIGLIA: LA FICTION AMBIENTATA NELLE DISTILLERIE DI BASSANO DEL GRAPPA

La fiction “Di Padre in Figlia” con Cristiana Capotondi e Alessio Boni, quattro puntate andate in onda su Rai Uno nel 2017, racconta le vicissitudini professionali e personali di una famiglia di grappaioli bassanesi.

Le Poli Distillerie sono tra le principali location scelte per le riprese, insieme alla bellissima città di Bassano del Grappa (ecco qui tutte le location) . Il regista, Riccardo Milani, cercava una distilleria artigianale che fosse coerente con l’ambientazione della fiction: la serie tv ripercorre le vicende di una famiglia veneta dal 1958 agli anni 80, indagando sulla tematica del patriarcato in Italia.

I membri della famiglia Poli hanno ospitato per due settimane la troupe in distilleria e sono diventati a loro volta comparse insieme ai collaboratori della distilleria. L’insegna della Poli Distillerie, che appare ben visibile nel trailer, è stata sostituita con il nome della famiglia protagonista: “Distilleria Franza & Figli”.

POLI DISTILLERIE LOCATION PER LA MINISERIE TV EAU DE VIE

Nella primavera 2021 si sono invece tenute le riprese della miniserie tv “EAU DE VIE” diretta dalla regista austriaca Sabin Derflinger. Prodotta da Doris Zander per Bavaria Fiction, con la produzione esecutiva di Guido Cerasuolo per Mestiere Cinema, la serie, in due puntate da 90 minuti, è destinata alla prima serata del canale nazionale tedesco ZDF.

La serie, beneficiaria del contributo della Regione del Veneto bando POR FESR 2014-2020 Asse 3 Azione 3.3.2, è interamente girata e ambientata in Veneto. In particolare, le riprese si sono concentrate per il 60% nell’area della città di Bassano, coinvolgendo alcuni dei luoghi più suggestivi: dalle più note ville storiche del posto, alla distilleria Poli, dal Ponte Vecchio al lungofiume Pusterla. Per il restante 40% le scene sono state ambientate tra Treviso, Conegliano e Vittorio Veneto.

Eau de Vie racconta la storia di tre donne, collegate l’una all’altra dall’azienda di famiglia, una storica distilleria della grappa. La successione di questo “impero” porterà alla luce odi e amori, avidità e antichi segreti. Sullo sfondo, un territorio dove i vigneti e le ricchezze del luogo, insieme alle bellezze del paesaggio e delle architetture, finiscono col diventare un elemento essenziale del racconto.

EAU DE VIE – Villa Cá Erizzo Luca è una villa quattrocentesca che sorge lungo il fiume Brenta, a nord del Borgo Margnan, cuore antico dell’abitato altomedioevale di Bassano del Grappa. Nel 1918 la villa fu residenza della Sezione Uno delle ambulanze della Croce Rossa Americana. Tra quei volontari autisti c’era anche Ernest Hemingway, il cui racconto MS 843 del 1919 intitolato “The Woppian Way” o “The passing of Pickles McCarty” prende le mosse proprio da Ca’ Erizzo e dagli Arditi ch’erano ivi pure accantonati. Ora è sede di un importante Museo Storico della Grande Guerra – Fonte Ufficio Stampa (The Rumors)

Castello di Agliè: atmosfera nobiliare e fascino da fiction

Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (Mibact) offre, ogni prima domenica del mese, l’ingresso gratuito in numerosi musei e aree archeologiche statali (#domenichealmuseo). Fra questi trovate anche il meraviglioso Castello di Agliè, poco distante da Torino e Ivrea.

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Luisa Spagnoli, Perugia (e non solo) protagonista della fiction

Luisa Spagnoli nacque poverissima nel 1877 e morì nel 1935 a soli 58 anni, dopo aver fondato due “imperi” economici: la Perugina e la casa di moda omonima. Fu lei a inventare i famosi cioccolatini, i Baci, che inizialmente voleva chiamare “cazzotti”. E fu sempre lei a utilizzare per prima il pelo dei conigli d’angora per creare preziosi filati di lana. Oltre ad essere una delle prime e più grandi imprenditrici italiane, Luisa Spagnoli fu anche una delle prime femministe ed ebbe una grande influenza sulla società dell’epoca, battendosi sempre per l’affermazione e la conquista dell’indipendenza da parte delle donne. Continua la lettura di Luisa Spagnoli, Perugia (e non solo) protagonista della fiction

Buon compleanno Viaggi da Film

Viaggi da Film ha compiuto il suo primo anno di vita!

Vogliamo celebrarlo con tutti i nostri lettori perché questo anno è stato pieno di passione, di successi e, non lo neghiamo, di fatica. Quella passione che ti fa fare le due di notte perché quel nuovo itinerario di cineturismo lo vuoi proprio finire, perché non vedi l’ora di pubblicarlo e condividerlo per vedere quanto sarà apprezzato.

E allora ripercorriamo brevemente insieme questo anno, perché Viaggi da Film ha raggiunto questo traguardo importante anche grazie a tutti voi.

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A spasso per Madrid “Senza Identità”

De Madrid al cielo, recita un proverbio popolare per sottolineare le indiscutibili bellezze della capitale spagnola. Un fascino che da sempre ha dovuto contendersi con la rivale Barcellona. Anche se nell’ultimo periodo Madrid ha una marcia in più. E’ diventata la capitale per eccellenza delle fiction di successo. Qui infatti sono state girate e ambientate molte serie tra cui Velvet (Rai 1) e Senza Identità (Canale 5, la seconda stagione in onda ogni mercoledì), due fiction che dopo il boom di ascolti in Spagna sono sbarcate con ottimi risultati anche in Italia.

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Sotto il sole della Toscana: Pienza e Val d’Orcia

La Toscana, un luogo di incomparabile bellezza, non poteva non essere anche una location da film. Appassionati di cineturismo, Pienza e la Val d’Orcia è un Viaggio da Film da non perdere. Dalle produzioni del cinema italiano con i registi Ettore Scola (L’arcidiavolo, 1966), Franco Zeffirelli (Romeo e Giulietta, 1968 vincitore di 2 premi Oscar) ai film internazionali vincitori di prestigiosi premi Oscar come Il Paziente Inglese e  Il Gladiatore alle goliardiche commedie di Vanzina e Ceccherini, passando per Marco Tullio Giordana, Francesco Nuti e tanti altri registi che hanno voluto ambientare qui i propri lavori. Paesaggi e borghi da togliere il fiato.

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Un’altra vita a… Ponza

Panorami mozzafiato e scorci suggestivi. Viaggi da Film vi porta a Ponza, nella riviera di Ulisse, nei luoghi della serie tv di Rai 1, Un’altra vita (con Vanessa Incontrada, Daniele Liotti e Loretta Goggi, repliche in onda ogni lunedì alle 21.20).  Abitata fin dalla preistoria, ne parla Omero nel decimo libro dell’Odissea dove racconta che Ponza era la dimora della maga Circe, la quale voleva trattenere Ulisse e la sua truppa. Ulisse rimase a lungo con la maga da lei ammaliato, dal loro flirt sarebbe nato Telegono, progenitore di Italo da cui forse deriva l’attuale nome del nostro paese.

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La vacanza sulle Dolomiti? E’ a “Un passo dal cielo”

“Un passo dal cielo”: il nome non potrebbe essere più appropriato per la fiction Rai di cui è protagonista Terence Hill. Pietro, questo il nome del suo personaggio, è un ex alpinista di fama mondiale, ora comandante della forestale a San Candido (Bolzano), dove si è ritirato dopo la tragica morte della moglie durante un’escursione alpinistica.  Un rifugio esistenziale in un paradiso naturale: questo è uno dei punti più belli e spettacolari del Patrimonio Unesco delle Dolomiti, all’ombra delle imponenti Tre Cime di Lavaredo, in Alta Val Pusteria. Le stesse che si vedono nel famoso spot del cioccolato Novi.
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Il Giovane Montalbano: il set della fiction torna nell’agrigentino alle origini letterarie

Sono già iniziate le riprese della seconda serie della fiction “il Giovane Montalbano”. I protagonisti sono M. Riondino, che interpreta un giovane Vice Commissario Montalbano agli esordi della sua carriera e S. Felberbaum nei panni di Livia, la storica fidanzata di Montalbano.

©F. Di Giulio, 2015 (tvblog.it)
©F. Di Giulio, 2015 (tvblog.it)

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A Napoli per “Un posto al sole”: dalla fiction al cineturismo

A ogni regione… la sua fiction. Se il “commissario Montalbano” ha reso famosa la Sicilia tra gli appassionati di cineturismo, “Che Dio ci aiuti” lo ha fatto con le Marche e “Un passo dal cielo” con il Trentino. Poi c’è la fiction “Fuoriclasse” per il Piemonte e “Braccialetti rossi” per la Puglia. Ora è la volta di una nuova regione. Questa puntata di “Viaggi da film” riguarda la Campania. In particolare Napoli, set di “Un posto al sole”, la fiction italiana più longeva se si considera che la prima puntata venne trasmessa il 21 ottobre 1996. L’itinerario di cineturismo nella città partenopea è ormai consolidato dalle centinaia di migliaia di fan che da anni lo percorrono.

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