Il giovane favoloso e la Recanati di Leopardi

“Il giovane favoloso” è il film italiano più amato del 2014  secondo il tradizionale sondaggio di fine anno condotto da Ciak. La pellicola del regista napoletano Mario Martone racconta la vita e l’animo di Leopardi, tratteggiando la dimensione umana del grande poeta.

 
Il film parte con il racconto di Giacomo bambino e con la descrizione di Recanati, il borgo natio che che fa da sfondo ai momenti fondamentali della sua formazione: gli anni dello studio matto e disperatissimo sotto l’occhio vigile del padre Monaldo,
l’incontro con Teresa Fattorini (la figlia del cocchiere di casa Leopardi, immortalata nei versi A Silvia), le insofferenze del giovane uomo, le aspirazioni politiche incomprese. Mario Martone e

l’interpretazione del favoloso Elio Germano portano sullo schermo un Leopardi del tutto inedito. La dimensione del film ci avvicina al grande poeta, mette voglia di riaprire i libri di scuola e di conoscere i luoghi della sua vita. Un weekend a Recanati, città natale del poeta,  è quello che ci vuole per comprendere meglio le opere e il pensiero di Leopardi.
La visita di Recanati  non può che iniziare da Casa Leopardi situata
nel rione di Monte Morello. Nell’austero edificio settecentesco si svolge anche la gran parte delle scene del film girate a Recanati.
Il palazzo è ancora in gran parte abitato dalla famiglia Leopardi. Al primo piano si trova la famosa Biblioteca, aperta al pubblico e visitabile tutto l’anno. Un tempo detta la Libreria, è  una raccolta di 20.000 volumi, una grandiosa collezione voluta dal Conte Monaldo,
assolutamente straordinaria per il suo tempo. Le sale della Biblioteca furono il luogo fulcro della formazione di Leopardi, che qui trascorreva ore e ore nello studio di scrittori antichi e contemporanei, sotto la tutela del padre e in compagnia dei fratelli Carlo e Paolina (per informazioni, orari e biglietti visitate il sito Casa Leopardi )
(C) Regione Marche – Servizio Turismo
Uscendo dalla Biblioteca la visita continua con le stanze private di
Giacomo Leopardi e con  le Cantine Storiche. Distribuite su un’area di 400 mq le Cantine furono costruite tra il Sei e Settecento per
migliorare il lavoro e la qualità della produzione dei vini. Permettevano lo scarico delle uve dal giardino sovrastante ed erano dotate delle più moderne attrezzature per la vinificazione.  La
produzione vinicola di casa Leopardi era importante già ai tempi del poeta e ancora oggi nelle Cantine si produce un buon vino rosso. Uscendo da Palazzo, soffermatevi sulla Piazza del Sabato del
Villaggio
. Antistante la Casa di Leopardi , la piazza prende il nome dalla poesia che descrive i preparativi festosi dei recanatesi per la domenica. Sulla piazza si trova anche la cosiddetta casa di Silvia, una lunga costruzione in parte adibita a scuderie.
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A poche centinaia di metri dalla casa e dalla piazza si trova la collina dove Leopardi terminava la sua passeggiata quotidiana che iniziava dal cortile del Palazzo. Il Colle da cui si gode una vista meravigliosa sulle colline marchigiane, sui campi coltivati per spaziare fino all’Adriatico e ai Sibillini ispirò l’Infinito, l’opera più conosciuta  di Leopardi. La scena del film è semplicemente indimenticabile.
(C) Regione Marche – Servizio Turismo
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DOVE
MANGIARE
 
Tanta poesia vi ha messo appetito? Seguite le antiche mura di Recanati per trovare la Poesia a TavolaDi giorno macelleria, la
sera si trasforma in osteria con ottima carne a Km 0, in un ambiente accogliente alla portata di tutti.
La Bottega del Villaggio  gustosi primi piatti, affettati e formaggi tipici in un’atmosfera raccolta e accogliente.

L’Osteria di Via Leopardi piatti della tradizione e rivisitazioni raffinate in una location suggestiva.

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