Barcellona, viaggio da film con Vicky Cristina

Barcellona è la città spagnola più rappresentata nel cinema, almeno 50 film ogni anno vengono girati qui e se sommati agli spot pubblicitari la capitale della Catalogna ospita ogni anno oltre 1000 produzioni. La versatilità della città permette l’ambientazione di qualsiasi genere cinematografico.

 

 © Park Guell, Ente Spagnolo del Turismo – Turespaña

Barcellona diventa la Parigi del VXIII secolo nella storia dell’assassino Grenouille nel film Il Profumo (2006). Il dinamismo e la generosità della città si plasmano in Tutto su mia madre (1999) del regista madrileno Pedro Almòdovar. Woody Allen in Vicky Cristina Barcelona (2008) coglie le bellezze architettoniche al massimo del suo splendore. Il messicano vincitore dell’Oscar per Birdman, Alejandro Gonzàlez Iñarritu invece ci porta nei bassifondi e nei luoghi più remoti della città per il suo dramma Biutiful (2010) con Javier Bardem. Ken Loach ambienta a Barcellona il dramma della guerra civile spagnola in Terra e Libertà (1995). Più leggero e spensierato L’appartamento spagnolo (2002) dove un gruppo di studenti Erasmus si ritrovano a dover fare i conti con le lezioni in catalano. Anche Giovanni Veronesi in Manuale d’amore 2 (2007) ambienta i capitoli del matrimonio gay e della fecondazione artificiale nella città catalana. Insomma una Barcellona trasformista che ripercorriamo in questi tre itinerari da film.

Se durante il vostro itinerario di cineturismo vi verrà fame, andate sul sicuro: i nostri amici di La Sedici, in Placa del Sol 9, con la loro pizzetta vi offriranno una delle pause più gustose della città.

GAUDI E IL MODERNISMO IN VICKY CRISTINA BARCELONA – La Sagrada Familia è il cuore del modernismo. Ricca di simbolismi ispirati alla natura e di un’incredibile originalità è la più importante opera di Gaudì. Ed è da qui che Vicky e Cristina iniziano il loro tour alla scoperta della città. Scattano fotografie della facciata della Passione e della Natività e dell’interno ancora incompleto dove nella cripta è sepolto Gaudì (la fine dei lavori è prevista per il 2026). A 10 minuti troviamo un altro edificio modernista, Hospital Sant Pau di Lluìs Domènech i Montanes, Patrimonio dell’Unesco. E’ da questo splendido complesso architettonico che Vicky esce dopo la lezione di spagnolo e vede in lontananza la Sagrada Familia.

 La Sagrada Familia, © Ente Spagnolo del Turismo
Turespaña
© Ente Spagnolo del Turismo – Turespaña
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Il Park Guell domina Barcellona dall’alto, patrimonio mondiale dell’Unesco è la creazione più colorata di Gaudì. Nella Salamandra all’ingresso  Vicky e Juan Antonio si danno appuntamento dopo il weekend a Oviedo. Ricca d’atmosfera la Sala delle Cento Colonne con 84 colonne storte rallegrate da mosaici in vetro e ceramica. Per una vista panoramica sulla città andate alla Gran Plaça Circular uno spazio aperto ondulato con mosaici colorati e una panca sinusoidale di 152 metri realizzata da Josep Jujol, la più lunga del mondo.

Park Guell, © Ente Spagnolo del Turismo – Turespaña
© Ente Spagnolo del Turismo – Turespaña
© Ente Spagnolo del Turismo – Turespaña

Il Quadrat D’Or, piazza d’orata, è il cuore della città. Sorge attorno al Passeig de Gràcia e qui si trovano i più belli edifici modernisti di Barcellona. Tra questi Casa Fuster, dal 2004 hotel di lusso, che ospita al suo interno il Caffè Viennese dove Vicky incontra Judy. Ogni giovedì sera il Caffè Viennese si trasforma in un esclusivo club di Jazz. Per il suo palcoscenico sono passati artisti del calibro internazionale come lo stesso Woody Allen che fece una performance proprio in questo bar col suo clarinetto.
Percorrendo la via principale dell’Exaimple troviamo altri edifici espressione del modernismo, Casa Milà, conosciuta anche come La Pedrera (la cava di pietra) dove Gaudì espresse le sue idee più innovative. L’architetto progettò questo palazzo di otto piani attorno a due corti circolari. Non esiste una sola parete dritta in tutto l’edificio. Dopo La Sagrada Familia Vicky e Cristina visitano il singolare tetto della Casa Milà e i camini dalle forme terrificanti conosciuti come espantabruixas, spaventa-streghe.

 Casa Milà, © Ente Spagnolo del Turismo – Turespaña

Juan Antonio compare per la prima volta nel film a pochi passi da qui, davanti alla Fundaciò Antoni Tapiès, primo edificio civile di Barcellona ad essere costruito in ferro.
Una delle scene più importanti del film, l’incontro tra Juan Antonio, Vicky e Cristina, è stata girata nel ristorante Els Quatre Gats, conosciuto anche come 4Gats che si trova nel Barri Gòtic, la parte antica della città. Inaugurato nel 1897 tra i frequentatori vanta Pablo Picasso e lo stesso Antoni Gaudí.

 Fundaciò Antoni Tapiès, © Ente Spagnolo del Turismo – Turespaña

LA BARCELLONA DI ALMODOVARTutto su mia madre si svolge a Madrid ma dopo la morte del figlio Manuela si trasferisce a Barcellona per allontanarsi dal dolore e per cercare l’ex marito. E la prima immagine della città che vediamo dal taxi è il monumento a Cristoforo Colombo. Manuela poi cerca un vecchio amico diventato nel frattempo amica, Agrado, per chiederle ospitalità e la casa si trova di fronte al Palau de la Mùsica, celebrazione modernista di piastrelle, sculture e vetrate. E’ l’unica sala da concerto in Europa illuminata da luce naturale. Nel 1997 è stato dichiarato Patrimonio dell’Unesco. In un’altra scena del film le due amiche escono a passeggiare e si intravede la splendida facciata della Casa del Gremi de Velers, edificio modernista del XVIII secolo. Almodòvar rende omaggio a Gaudì con un altro edificio modernista Casa Ramos, il divano che compare nella scena fu disegnato dall’architetto.

Monumento Cristoforo Colombo
© Ente Spagnolo del Turismo – Turespaña
Palau de la Mùsica, © Ente Spagnolo del Turismo – Turespaña
 Palau de la Mùsica, © Ente Spagnolo del Turismo – Turespaña

L’Avana, Marsiglia e Napoli è con questo mix esplisivo che Almodòvar descrive Calle Allada Vermell dove Manuela e Rosa si siedono su una panchina per parlare del loro futuro. Un’umile stradina non lontana dal Museo Picasso, dalla Chiesa Santa Maria del Mar e dall’antico mercato del Born. Quest’ultimo, piccola zona del quartiere La Ribera merita una visita. Bar e negozi alla moda si sovrappongono all’architettura medievale. Il Mercat del Born è il centro della vita notturna e dei cafè della città.

Non manca il fascino del Barri Gòtic, cuore antico della città, nel film di Almòdovar che sceglie Carrer de les Caputxes dall’atmosfera bohémien. Piccola curiosità: il nome deriva dai laboratori di mantelle con cappuccio che si trovavano qui fino al XVI secolo. Nel Passeig Maritim troviamo invece il finto ospedale dove vanno Manuela e Rosa. Un luogo pieno di luce sul mare per allontanare il senso di morte. Non distante c’è il Port Olimpic con il suo lungomare di 4 km. Affacciati sul mare si innalzano due grattacieli gemelli di 44 piani, i più alti di Spagna. La Barceloneta è il “villaggio” peschereccio di Barcellona, rinomato per i suoi ristoranti e caffè del porto e Port Vell che sorge ai piedi della Rambla. Sul Moll D’Espanya si trova il Maremàgnum, un complesso con negozi, un ristorante, un cinema IMAX e il più grande acquario d’Europa.

Barri Gòtic, © Ente Spagnolo del Turismo – Turespaña

LA BARCELLONA MEDIEVALE DEL PROFUMO – Dove ambientare la Parigi del secolo XVIII del Profumo se non nel Barri Gòtic? Mentre Jean Baptiste scopre gli odori la cinepresa ci svela la parte più antica della città. La Cattedrale gotica iniziata nel 1928 venne terminata solo agli inizi del XX secolo. Nella cripta sotto l’altare principale si trova il sarcofago di Sant’Eulalia, patrona della città.

 La Cattedrale, © Ente Spagnolo del Turismo
Turespaña
© Ente Spagnolo del Turismo – Turespaña

Quando il giovane protagonista insegue la sua prima vittima per le vie di Parigi in realtà si trova nei vicoli stretti del Barri Gòtic, Carrer del Bisbe, Carrer de Sant Sever e Plaça Felip Neri, dove uccide la giovane dai capelli rossi. Nella Plaza de la Mercè si trova il mercato di Parigi dove nasce il protagonista all’inizio del film. Più affascinante è invece la Plaza Reial dove Grenouille trova un negozio di profumi. Da non perdere il Museo d’Historia de la Ciutat che racconta la storia della città dal I secolo a.C. Il tour guidato vi porta al Palacio Real, la Capilla de Santa Ágata, la Casa Padellàs, il Templo di Augusto e il Call,dove prima si trovava il foro romano. Nel Poble Espanyol a Montjuic, sorto con lo scopo di illustrare tutti gli stili architettonici e l’artigianato delle varie regioni della Spagna e progettato per l’esposizione universale del 1929, è stata girata la scena finale del film. Siamo nella piazza principale, Grenoullie si versa il profumo delle sue vittime e si lascia uccidere davanti alla folla.

Plaza Reial, © Ente Spagnolo del Turismo – Turespaña

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