65esimo Festival Internazionale del Cinema: Berlino cult and cool

Al 65esimo Festival Internazionale del Cinema di  Berlino si è conclusa la cerimonia di premiazione: l’Orso d’Oro per il miglior film è andato a Taxi del regista iraniano Jafar Panahi, osteggiato dal governo del suo Paese e osannato dalla critica internazionale mentre El Club, del regista cileno Pablo Larrain, guadagna l’Orso d’argento Premio Gran Giuria.

(C) Copyright 2015 Stefania Battaini

Va verso la conclusione, quindi, l’edizione più cult and cool di sempre della Berlinale.  Quest’anno cool anche solo per la proiezione del fenomeno mediatico 50 sfumature di grigio e cult per il parterre di nomi che ha visto sfilare in queste giornate, con menzione d’onore per i due grandi registi tedeschi mattatori del red carpet: Wim Wenders, celebrato ieri con l’Orso d’oro alla carriera, ed il collega Werner Herzog. Berlino è oggi la città più vivace d’Europa.
Qui il pesante ricordo del passato convive con la spinta più energica alla ricostruzione e alla modernizzazione.

Il passato quando si visita Berlino si respira nell’aria e torna continuamente alla mente, evocato dai monumenti e nascosto sapientemente dietro i palazzi più moderni. Si sente dove fino al 1989 sorgeva il muro che divideva Berlino est da Berlino ovest e dove oggi corre una linea continua.

(C) Copyright 2011 Monica Tamagnini
Al famoso Checkpoint Charlie, su Friedrichstrasse, uno
dei passaggi al limite tra le zone di Mitte (a est) e di Kreuzberg
(a ovest). Annesso al Checkpoint  il museo dedicato alla storia del Muro di Berlino. Sotto la moderna cupola di vetro del Reichstag (Parlamento) in Platz der Republik da cui si gode di una bella vista sul centro della città, i muri dell’edificio sono ancora segnati dalle pallottole delle mitragliatrici.

 

(C) Copyright 2011 Monica Tamagnini
Camminando da Alexanderplatz, la principale piazza dell’ex Berlino Est, si incontrano il monumento ai caduti ebrei ed il Museo ebraico progettato da Daniel Libeskind. La Piazza stessa è la ricostruzione ultramoderna dell’antica piazza del mercato, con la Fernsehturm, la torre della televisione, antico simbolo della Berlino dell’Est.

 

(C) Copyright 2011 Monica Tamagnini
Per non parlare, poi, della Porta di Brandeburgo, simbolo della Germania riunificata riaperta anch’essa solo nell’89.
(C) Copyright 2011 Monica Tamagnini
Il passato, a Berlino viene esorcizzato grazie ad un’opera di ricostruzione e riqualificazione dei quartieri affidati
a nomi eccellenti dell’architettura e del design. Primo tra tutti, Potsdamer Platz progettata da Renzo Piano, oggi è il centro nevralgico di Berlino con l’immenso Sony Center, i suoi bei palazzi, i negozi, il Museo del cinema tedesco e le mostre dei musei del Kulturforum.

 

(C) Copyright 2011 Monica Tamagnini
Berlino è una città in fermento continuo e, allo stesso
tempo, molto vivibile grazie alle strade ampie, alle sue vaste piazze
e al verde. Il modo migliore per visitarla in lungo e in largo è
girarla in  bicicletta in tutta sicurezza grazie alle piste ciclabili che corrono lungo  la maggior parte delle strade. Se amate andar per musei, Berlino offre  un viaggio attraverso la storia della città e
del mondo: dal busto di Nefertiti a un particolare del Muro, la città offre oltre 170 tra musei, collezioni e gallerie d’arte. Tra una visita e l’altra ci si può rilassare nel Parco di Tiergarten, una vera oasi di tranquillità per berlinesi e visitatori. Al su interno si
trova il famoso zoo di Berlino, celebre per il film ‘Christiane
F. – Noi i ragazzi dello zoo di Berlino’
.
La sera a Berlino ci si può divertire nei locali del quartiere Kreuzberg, scoprire la passione dei Berlinesi per la musica classica assistendo a un concerto della Philharmonie, o andare per locali a Prenzlauer Berg, uno dei quartieri più alla moda di Berlino dove si incontrano giovani, studenti, artisti eclettici e turisti.
(C) Copyright 2011 Monica Tamagnini

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