A Londra con Bridget Jones: le location dei suoi film

L’attesa è durata 12 anni. La single più amata è tornata al cinema. Dal pub sotto casa alla famosa guaina vintage, dalla corte suprema inglese al parco dove conosce il nuovo amore… Dopo essere stati a Londra con Notting Hill, torniamo nella capitale britannica con un grande classico del cinema: la storia (in tre puntate) di Bridget Jones.

LA TRAMA –  Uscito nei cinema a settembre 2016, “Bridget Jones’s Baby” è il terzo film in cui Renée Zellweger interpreta questo personaggio. Una commedia brillante, come i due film precedenti: “Il diario di Bridget Jones” del 2001 e “Che pasticcio, Bridget Jones!” del 2004. Colin Firth interpreta sempre Mark, lo storico ex fidanzato della protagonista, che ha superato i 40 anni. Ma stavolta c’è una new entry: Patrick Dempsey, che interpreta Jack, un nuovo e apparentemente perfetto uomo con cui lei ha una relazione. Un giorno la protagonista scopre, appunto, di essere incinta, ma…

IL VIAGGIO DA FILM – Ad accompagnarci per le vie e i quartieri cool della capitale britannica, che è molto cambiata tra il primo e il terzo film su Bridget, è proprio lei, la single più famosa del mondo.

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Innanzitutto partiamo da casa sua. Bridget Jones vive in un piccolo appartamento al numero 8 di Bedale Street, sopra “The Globe Tavern”. Siamo nel quartiere del Borough Market, il regno dello street food, dove si possono assaggiare squisitezze provenienti da tutto il Regno Unito, come le ostriche da Richard’s Haward’s Oyster, che vengono dall’Essex.

E’ in questo bifocale che Bridget si dispera nel pigiamone rosso ballando sul divano “All By Myself” nel primo film. Qui vive ancora oggi. Sempre in Bedale Street, al numero 5, c’è l’edificio usato come ristorante greco dove Daniel Cleaver e Mark Darcy, rivali in amore per Bridget Jones, si prendono a pugni.

Ma questo quartiere lungo il Tamigi, il Southwark, è molto cambiato: quindici anni fa non era cool come adesso. Il food market oggi è il più celebre in città e la Tate Modern è a due passi. Secondo il Telegraph, il costo del grazioso appartamento di Bridget Jones è 240 volte quello del 2001 – circa 750mila euro – e lei forse oggi non potrebbe permettersi di vivere qui. Proprio lì vicino, a pochi minuti di cammino, ci sono i Clink Wharf Apartments in Clink Street, dove vive Daniel Cleaver-Hugh Grant.

Questo quartiere mostra efficacemente quanto l’intera città sia cambiata dal primo episodio: non perdetevi la vista dal grattacielo “The Shard”, disegnato dall’architetto italiano Renzo Piano. Con i suoi 95 piani, è l’edificio più alto della Gran Bretagna e il quarto più alto d’Europa. Da lassù la vista arriva fino ad Hampstead.

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The Shard – Photo credit Paolo Rota

Il terzo episodio di Bridget Jones mostra anche la carriera compiuta da Mark Darcy-Colin Firth, avvocato rampante che tutti ricordano per i suoi maglioni natalizi super kitsch. Se volete potete visitare la “Supreme Court”, la corte suprema inglese, a due passi dalla statua di Churchill e dalla bandiera di Buckingham Palace, con tanto di avvocati che si aggirano in parrucca bianca (info su: supremecourt.uk). La Supreme Court non era mai stata usata prima come “filming location” (anche se l’edificio si vede bene già nel primo film, quando Bridget Jones lavora per lo show tv “Sit up Britain”). Sempre vicino a Buckingham Palace, lungo The Mall, si trova anche l’Institute of Contemporary Arts (ICA), teatro dell’imbarazzante presentazione del libro “La Moto di Kafka” da parte di una Bridget alticcia e impacciata.

Prima volta da “filming location” anche per il London Aquatic Centre, disegnato da Zaha Hadid, che appare anch’esso nel film. Un’opera costata quasi 270 milioni di sterline, che, dopo le Olimpiadi di Londra 2012, è stata aperta alla città.

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Buckingham Palace – Photo credit Paolo Rota

Passiamo poi al nuovo amore di Bridget: si chiama Jack Qwant e ha il viso di Patrick Dempsey. I due si conoscono al festival di Glastonbury nel Somerset, che nel film è nientemeno che il Parco di Windsor, proprio poco fuori Londra. Dempsey finirà poi all’ospedale (lo University College Hospital a Camden), in quanto possibile padre del bimbo di Bridget Jones.

Ma ci sono anche altri luoghi “very Bridget” da non perdere per un giro completo. Per esempio il ristorante franco-algerino Momo Restaurant, dove lei si riunisce con gli amici per conciliaboli d’amore. Poi i Kensington Gardens, un tempo giardini privati di Kensington Palace: questo parco reale, immediatamente ad ovest di Hyde Park, è stato teatro della gigantesca, storica rissa tra Colin Firth e Hugh Grant. La lotta inizia alla Serpentine Gallery e finisce alle fontane degli Italian Gardens.

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Millennium Bridge – Photo credit Paolo Rota

Infine, passiamo ai souvenir. La discutibile guaina modellante color carne indossata da Bridget Jones è diventata un indumento di culto e, per promuovere il nuovo film, Renée Zellweger l’ha sfoderata di nuovo. Per acquistare biancheria e corsetti vintage, anche più chic, il posto giusto è What Katie Did (whatkatiedid.com) a Notting Hill oppure la boutique di lingerie di lusso Rigby and Peller al civico 22A di Conduit Street, tra Regent Street e New Bond Street.

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Westminster – Photo credit Paolo Rota
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Big Ben – Photo credit Paolo Rota

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