American Sniper: Clint Eastwood, la lotta al terrorismo e Carmel by the sea

Dopo il successo di Jersey Boys, il grande vecchio-ragazzo Clint Eastwood è tornato al cinema con un nuovo film, di bruciante attualità proprio nei giorni di uscita nelle sale cinematografiche, dopo le azioni dei terroristi a Parigi nel gennaio 2015. American sniper è la storia vera di Chris Kyle, il più letale cecchino della storia americana, che, spinto dai fatti dell’11 settembre, si arruola nei Navy Seals, i corpi speciali dell’esercito, per dare il suo contributo alla difesa del paese. American Sniper non è un film di guerra, anche se la guerra la racconta, con grande spiegamento di mezzi e scene di battaglia mozzafiato.

È un film in cui, ancora, il vecchio Clint racconta la parabola della storia di un individuo, senza sconti né superficialità: forza e debolezza; desiderio di bene e istinto alla violenza, questo è il vero Chris Kyle. Il destino che si sente addosso è di essere il ” pastore tedesco che protegge il suo gregge”. Ma nemmeno la grandezza e la consapevolezza del compito della vita, gli possono togliere la fatica. Quella con la moglie e i figli, sempre più estranei a ogni rientro dopo una missione; quella rispetto agli amici che vede cadere intorno a sè; e, infine, forse la più inaccettabile, quella rispetto a se stesso, sospeso fra senso del dovere, orrore e impotenza. Non si tratta di propaganda, ma di grande cinema che senza tanti discorsi mette in scena la costruzione di uomo, l’amore per la famiglia, il senso del dovere e il desiderio di essere utile.

L’ALTRO CLINT EASTWOOD – Di lui sappiamo tante cose: conosciamo la carriera di attore, iniziata nel segno del rapporto con Sergio Leone (che di lui diceva: “Ha un viso d’angelo, è inespressivo, anzi ha due espressioni: una col cappello, una senza”); conosciamo l’instancabile carriera da regista e produttore e pure la sua tormentata vita sentimentale con diversi matrimoni e relazioni. Forse, invece, non tutti conoscono la sua breve esperienza politica: fra il 1986 e il 1988, è stato sindaco di una cittadina bellissima, Carmel by the sea, nella sunny California, dove possiede un ranch ed è socio di un prestigioso Golf Club.

CARMEL BY THE SEA – Carmel è una splendida cittadina che si trova sulla costa del Pacifico, fondata a inizio ‘900, attualmente conta circa 4000 abitanti ed è nota per la bellezza del suo paesaggio naturale.
Si trova, ed è per questo che ne parliamo, sulla direttrice che unisce San Francisco e Los Angeles, attraverso un percorso dal fascino singolare, che passa attraverso cittadine famose come Santa Cruz, Salinas, Monterey costeggiando l’oceano, paradiso dei surfisti; ma dove basta fare qualche chilometro verso l’interno per incontrare deliziosi paesini, immersi in una vegetazione lussurreggiante.
Fin dagli inizi ha avuto la capacità di attrarre artisti, dote che ha saputo conservare nel tempo. Fra i residenti attuali e del recente passato, annovera Jennifer Aniston, Doris Day, James Ellroy, Rupert Murdoch, Kim Novak e Brad Pitt. Sia i “padri fondatori” che coloro che ne hanno raccolto il testimone hanno sempre tenuto ben dritta la barra del conservare le bellezze naturali del loro paesino che descrivono come “un villaggio in una foresta che  si affaccia su una spiaggia di sabbia bianca”.
IL SINDACO EASTWOOD – Curioso il motivo per cui si dice Eastwood abbia presentato la sua candidatura a sindaco: un’ordinanza sui coni gelato… Sì, avete letto bene: un’ordinanza sui coni gelato. Infatti, i padri fondatori di Carmel avevano approvato una legge che ne impediva la vendita nei chioschi, perché, secondo loro, il consumarli per strada non era decoroso. Cosa che il grande Clint, invece, adorava fare. Così racconta la leggenda; quello che si sa per certo è che il suo periodo di governo non è certo passato alla storia.

Al di là di polemiche sulla cura eccessiva dei suoi interessi personali, quello che resta non sono azioni memorabili: accessi pedonali alle spiagge, toilette pubbliche, percorsi per gite a piedi. L’atto più illuminato (e costoso!) fu l’investimento, di tasca propria, di una cifra di circa 5 milioni di dollari per impedire che un consorzio di imprenditori costruisse su una vasta area paludosa ai confini della città. Dopo i due anni del mandato, capì di non essere fatto per la politica e, per fortuna sua e nostra, tornò al cinema. Ecco, se vi capitasse l’occasione  di un viaggio sulla costa occidentale degli Stati Uniti, trovate il tempo di vedere questa deliziosa cittadina. Vi piacerà. Non sappiamo però come è finita la diatriba sul gelato per strada, quindi, attenzione: informatevi bene prima di rischiare una multa!

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